Girato l’angolo,

lasci incompiuto

il nostro incontro.

Come un pugile 

resto stretto 

sul bordo del ring

di morbide lenzuola.

Sei passata 

nel mio giorno,

dando nuova percezione 

al tempo e alla poesia.

Tu esaltazione della tempesta,

piacere del momento

finito e mortale,

di pelle e di ossa,

di esasperazione,

di avidità viscosa,

mistero intrigante e

sesso alla vaniglia.

Il tuo corpo,

inquietudine su tela,

lascia in me

linee da ridisegnare,

attimi da vivere,

ricordi da rinnovare 

ancora e 

poi ancora

lenti e fuggenti.

Resto di nuovo solo

con la voglia 

di ritagliarmi 

un altro spazio

nella tua esistenza.